Si presenta in autostrada guidando una Ferrari da F1: la polizia sa chi è ma non può farci niente – Sport Fanpage

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Chi è che si nasconde dietro quel casco? Chi veste quella tuta da pilota? Chi ha pensato di sfidare leggi e asfalto? Non è una fantasma ma una persona in carne e ossa; una sorta di primula rossa del volante, amante del brivido e della velocità; uno “striker” che annuncia il suo arriva con il caratteristico rombo del motore.Già, ma qual è la sua identità? Se lo chiede (ancora) la polizia della Repubblica Ceca costretta a intervenire quando in autostrada è comparso un bolide da gara GP2.
La livrea ha reso molto simile la vettura a una Ferrari di Formula 1 e l’alettone posteriore con la scritta Marlboro ha regalato quel tocco vintage che ha riportato le lancette dell’orologio indietro nel tempo. Immaginate la scena: avete appena imboccato l’ingresso e sulla carreggiata vi trovate negli specchietti quella macchina “strana”. Dà gas alle vostre spalle e la vedete davanti a voi, incolonnata nel traffico mattutino nell’attesa del varco giusto per scattare via da lì.
Non state sognando, è tutto vero. Tant’è che la polizia stradale ha avviato da tempo le ricerche della persona che s’è cimentata in una bravata del genere anche in altre occasioni del recente passato. Sono state perfino localizzate le immagini ma almeno per adesso non è stato possibile incastrare il conducente. Quel veicolo non ha il permesso per circolare su strade urbane o interurbane ma solo su circuiti chiusi.

Recidivo. In calce al tweet che ha mostrato il video dell’incursione ne sono stati postati altri di utenti che ne hanno ricordato le gesta compiute nel 2019 e nel 2018. Finora gli è andata bene, lo hanno aiutato la fortuna e la difficoltà da parte degli agenti di metterlo di fronte ad accuse certe e prove inconfutabili. Ma ha rischiato grosso, correndo il rischio di vedersi infliggere una multa molto salata e il ritiro della patente almeno per un anno.
Un sospetto c’è. Nulla di più. Per la polizia deve essere lo stesso guidatore che nel 2019 venne individuato e raggiunto ma nient’altro poterono fare che intimargli di smetterla onde evitare di incorrere in sanzioni molto gravi. Il motivo? Dinanzi al suo di diniego non c’erano prove sufficienti per incolparlo: la porzione di viso che emergeva dal casco e le immagini poco chiare delle telecamere stradali gli permisero di farla franca.

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