Pasqua 2022 in Campania e a Napoli: dalle processioni agli eventi – La Repubblica

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La settimana Santa tra sacro e profano, tornano riti e tradizioni dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid. La processione degli incappucciati si svolgerà però in mascherina. Aperti musei e siti archeologici da Pompei a Paestum, passando per Capodimonte e Reggia di Caserta
La sacralità dei riti, tra pathos e suggestioni, e la profana ricerca di relax dopo il letargo invernale e le ansie della pandemia, con la primavera che finalmente diffonde i suoi profumi e la sua frizzante atmosfera sui borghi più belli della Campania: il week end di Pasqua è un accorato invito al viaggio fuori porta. Per scoprire identità e tradizioni. Per ritrovare il tempo della libertà e della bellezza.
La Costiera Amalfitana è, per esempio, un’ottima idea. Per le strade di Minori tornano i celebri Battenti: il tono ‘e vasce accompagna il loto canto il giovedì, il tono ‘e coppe contraddistingue la marcia del venerdì. Due processioni di assoluta suggestione, con i Battenti che seguono la grande croce portata a spalla per le vie del borgo. Nella vicina Amalfi il giorno clou è sabato, quando all’Antico Arsenale della Repubblica va in scena il concerto “Miserere – Cantare la Passione. Liturgia Popolare della Settimana Santa in Campania”.

 
Lo spettacolo – proposto da Carlo Faiello – è un dramma cantato e recitato in forma dialettale che raccoglie il repertorio musicale paraliturgico di tradizione orale della regione Campania, anche della Costiera Amalfitana. Con Isa Danieli (che interpreta la Madonna), cinque grandi voci napoletane come Antonella Morea, Patrizia Spinosi, Fiorenza Calogero, Elisabetta D’Acunzo e Marianita Carfora. Ad accompagnarle, il Quartetto Santa Chiara, con Giuseppe Di Colandrea al clarinetto, Antonello Grima al violoncello, Pasquale Nocerino al violino e Franco Ponzo alla chitarra. I testi e le musiche sono invece di Carlo Faiello, che ha modellato lo spettacolo sulla religiosità popolare, su quella passione laica che proviene dalle antiche processioni e cerimonie del Sud Italia.

Al venerdì Santo Amalfi arriva pervasa dalle emozioni della processione notturna del Cristo Morto, che esce dal Duomo di Sant’Andrea al calar della notte. L’intera città si spegne, resta solo la luce tremula delle fiaccole ad accompagnare il pellegrinaggio della statua attraverso le strade della città, accompagnata dai canti tradizionali che solo in questa occasione si intonano. 
Le suggestioni dei secolari riti pasquali e degli eventi che le accompagnano si stemperano nella natura il giorno del Lunedì in Albis, quando la Costiera amalfitana accoglie sulla sua vasta rete di sentieri trekker esperti ed escursionisti occasionali. Dal Sentiero degli Dèi, che collega Agerola a Positano, al Vallone Porto di Positano, al Sentiero delle 13 Chiese di Tramonti, fino ad arrivare al Sentiero dei Limoni tra Maiori e Minori, ogni tracciato consegna ai visitatori panorami mozzafiato sulla costa verticale, le cui falesie si gettano a picco nel mare. Attenzione per questo anno alla Valle delle Ferriere: a causa di una frana staccatasi ad Amalfi si può raggiungere solo dal sentiero che parte da Pontone di Ravello.

A Sorrento tornano le processioni bianca e nera: la prima, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di santa Monica con sede nella Chiesa della SS. Annunziata, percorre le vie del centro storico nella notte tra il giovedì e venerdì. Venerdì sera, a partire dalle 20.30, tocca invece alla processione “nera”, organizzata dall’Arciconfraternita della Morte di Sorrento. Il corteo, con uomini incappucciati di nero, inscena il funerale di Gesù: si parte dalla Chiesa dei Servi di Maria, in via Antonio Sersale, con il solenne che tocca le principali vie del centro. A Sant’Anastasia c’è attesa e fermento intorno alla processione dei battenti della Madonna dell’Arco, confermata pur con una serie di restrizioni disposte da una specifica ordinanza sindacale.
Il week end di Pasqua suggerisce anche, secondo tradizione, una puntatina sulle isole del golfo di Napoli. A Procida, nell’anno da Capitale Italiana della Cultura 2022, torna la spettacolare Processione dei Misteri, impreziosita dalla costruzione dei manufatti artistici ispirati ad episodi del Vecchio e Nuovo Testamento e realizzati con vari materiali (cartapesta, legno e altri materiali poveri, con una particolare attenzione al riuso). Venerdì saranno portate a braccio 30 tavole, dal borgo di Terra Murata a Marina Grande. Si tratta di un rito fortemente identitario, che affonda le radici alla fine del sedicesimo secolo e che coinvolge migliaia di isolani.
 
L’evento è organizzato dalla Congregazione dell’Immacolata dei Turchini e fa seguito al corteo dei dodici apostoli incappucciati per l’adorazione nelle chiese, in programma giovedì, a partire dalle 18.00. All’indomani, alle 5.30 del mattino una veglia di preghiera anticipa il corteo del Cristo Morto e dell’Addolorata verso l’Abbazia di San Michele. Alle 7.30 al via il momento più atteso: il Cristo Morto e i Misteri si fanno largo tra la folla, raccontando – insieme agli episodi della Bibbia – anche pagine legate alla contemporaneità, grazie al talento e alla fantasia delle associazioni che vi lavorano, “L’isola dei Misteri”, “I ragazzi dei Misteri” e “Venerdì Santo”. Il programma culturale di Procida 2022 prevede, nei giorni delle celebrazioni, anche il via del laboratorio che darà vita a “Ritual Project”, un percorso sonoro di installazioni multimediali alla scoperta delle più antiche pratiche rituali dell’isola: una squadra di tecnici si immergerà nelle suggestive atmosfere isolane per la creazione di un archivio digitale sonoro sulle ritualità della Settimana Santa procidana.

Si annuncia un importante flusso turistico a Ischia: Forio ospita, venerdì sera, la Passione di Cristo, manifestazione-clou della Pasqua isolana, che quest’anno – con la regia dell’associazione Actus Tragicus – celebra la sua trentaduesima edizione. Al tramonto il corteo di figuranti in ricercati costumi d’epoca attraversa il centro del comune arrivando al porto, sul sagrato della chiesa del soccorso prendono forma – teatralizzate – l’ultima cena, il processo a Gesù e la crocifissione. Annunciati tanti turisti.
E a Forio un altro rito particolarmente atteso è quello della Corsa dell’Angelo, in programma domenica mattina e inserito nel Patrimonio Immateriale della Regione Campania (IPIC). Da più di quattrocento anni la statua dorata dell’angelo, che annuncia alla Madonna la resurrezione del figlio, corre per tre volte sul corso, tra le ali di folla, finché a questa non cade – simbolicamente – il velo del lutto. Un evento analogo prende forma nella vicina Lacco Ameno, organizzato dalla Confraternita di SS Maria Assunta in Cielo, con le statue lignee del XVII-XVIII secolo di S. Maria Maddalena, di San Giovanni, della Madonna e dell’Angelo, portate a spalla dai confratelli per le strade del comune fino alla piazza principale di Lacco Ameno, dove avrà luogo la sacra rappresentazione. A Lacco Ameno domenica, alle 17.30, è in programma anche la Choco Parade, una sfilata itinerante a cura degli artisti di Accademia Creativa, compagnia teatrale di teatro di strada con trampoli, giochi di fuoco e macchine pirotecniche.

Già, perché per chi sceglie l’isola verde i riti pasquali non sono che una delle tante opportunità: per chi ama terme e relax, i Giardini Poseidon – riaperti dal 15 aprile – sono una tappa imperdibile, tra sauna, Spa e piscine d’acqua calda. Meritano una visita anche il Castello aragonese (dove giovedì si inaugura la mostra “Ombre alla deriva” di Raffaele Iacono) e i Giardini La Mortella: alla bellezza dell’oasi naturale si aggiunge, per l’occasione, anche l’imperdibile recital chitarristico del chitarrista inglese George Tarlton.
 
Nel programma musicale di sabato 16 e domenica 17 aprile (entrambi alle 17.00 nella Recital Hall, info www.lamortella.org) verranno eseguite le celebri Bagatelle di William Walton per chitarra, considerate tra le più importanti composizioni scritte per questo strumento. Per il lunedì in albis, invece, apertura straordinaria dei Giardini, dalle 9 alle 19, per una full immersion nella natura.

Per chi non potrà allontanarsi troppo dalla città non mancano opportunità interessanti. A Napoli il Pallonetto di Santa Lucia farà da sfondo, venerdì alle 20, alla Via Crucis presieduta dall’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia. Il titolo del rito è “Con i giovani per la pace”, il raduno presso Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.  Da qui si salirà verso la collina di Pizzofalcone attraverso le scale e il Pallonetto di Santa Lucia, fino all’arrivo alla parrocchia di San Marco di Palazzo, in piazza Santa Maria degli Angeli.

Dal sacro al profano: sul litorale domitio-flegreo c’è la Pasquetta Pop del Lido Varca d’Oro, la struttura balneare del litorale di Varcaturo che ospiterà il concerto delle paranze di Antonio Faiello, con una formazione di dieci elementi, e di Enzo Stendardo, con un gruppo di tre musicisti e cinque ballerine che rievocano culture e rituali dell’entroterra fino a interpretarli in contesti urbani. Il pubblico potrà partecipare scegliendo di accomodarsi sul lettino e gustando casatiello, frittata di maccheroni, fave, salame, formaggio e vino (al costo di 20 euro) o oziare sul lettino (noleggio 8 euro).

Aperta a Pasqua e Pasquetta, in città, l’Edenlandia, che propone un pieno di giocolieri e personaggi cartoon, con un omaggio ad “Alice nel paese delle meraviglie”, l’attesissima caccia alle uova e diversi spettacoli all’aperto. Per chi vuole optare per il trekking l’eco-escursione di Pasquetta è su uno dei sentieri più belli del Parco Nazionale del Vesuvio, insieme all’associazione di promozione sociale Vesuvio Natura da Esplorare e all’associazione Econote (info e prenotazioni info@econote.it).

Al Rione Terra di Pozzuoli, il sito archeologico e museale di Puteoli Sacra propone invece na Pasqua e Pasquetta tra opere d’arte e prelibatezze. Per domenica e lunedì sono previste visite guidate (orari 9.30 – 14.30 – 15 – 20) con l’aggiunta di un brunch in terrazza coo per il giorno di Pasquetta: il tortano delle feste è preparato dalla chef stellata Marianna Vitale, in menu anche formaggi, miele e confetture bio preparate dai ragazzi della cooperativa Regina Pacis, come dessert i fiocchi di neve di Ciro Poppella e come accompagnamento la Birra Kyme, prodotto artigianale flegreo (prenotazione obbligatoria). 
 
Una Settimana Santa intensa attende gli appassionati di beni culturali e turisti in Campania. Tutti i musei e aree archeologiche saranno aperti nel ponte pasquale, alcuni anche per Lunedì dell’Angelo, con passeggiate e visite in nuovi allestimenti e mostre. Da affiancare, eventualmente, a picnic fuori porta o spuntini tra una tappa e l’altra. 

Iniziando il nostro tour a Napoli, al Mann si inaugura mercoledì 13 alle 17 un’esposizione di 51 foto di Gianni Fiorito dal set di “È stata la mano di Dio”, diretto da Paolo Sorrentino. L’allestimento, con la curatela di Maria Savarese, sarà visitabile fino al 5 settembre. Sempre nell’ex Palazzo degli Studi è ancora possibile ammirare (fino al 19 aprile) l’allestimento dedicato ai Gladiatori, nel Salone della Meridiana. 
 

Salendo a Capodimonte, invece, prosegue la mostra “Oltre Caravaggio”, a cura di Stefano Causa, che presenta una rilettura pittorica alternativa del Seicento partenopeo attraverso duecento opere. Impossibile, in questi giorni di primavera, non attardarsi anche nel Real Bosco, un parco-museo che, attenzione, rimarrà però chiuso nel giorno di Pasquetta.
 
Tornando in centro storico, nel cuore dei Decumani si segnalano due esposizioni. La prima è nella sede della Fondazione Banco di Napoli a via Tribunali, che ospita l'”Ecce Homo” dell’artista cilentano Christian Rizzuti. Si tratta di una scultura modellata con la luce, di grande effetto, che brilla in una delle sale colme di antichi faldoni dell’antico Archivio storico del Banco di Napoli. Il sito sarà visitabile anche lunedì 18, dalle 10 alle 14.
 
La seconda è “Ex Novo”, sempre lungo via Tribunali, stavolta nel complesso del Pio Monte della Misericordia. In rassegna (con la curatela di Marina Guida), sei fotografie di Luciano Romano, in dialogo quasi pittorico col capolavoro di Caravaggio, le “Sette Opere di Misericordia”, lì esposto.  
 
Per gli interessati anche alle delizie gastronomiche, pasquali o meno, del centro antico, impossibile non far tappa in una delle tante storiche pizzerie in zona, o non assaggiare una pastiera di Scaturchio, a piazza San Domenico Maggiore. Se troppo affollata, lungo tutta Spaccanapoli si contano almeno altre cinque pasticcerie. Per i vegani sono a disposizione appetitose versioni ad hoc, anche di casatiello, da “Officina Vegana” su via Sedile di Porto e dal noto “Sbuccia e bevi” a via Duomo. Molto interessante anche la linea di dolci e golosità varie, tutte senza glutine, sfornate al Cafebar di Leopoldo a piazza Cavour (distinguibile dagli altri per la sua insegna rosa). 

Riprendiamo la nostra passeggiata: proprio a via Duomo, sono operativi il Museo Filangieri e quello del Tesoro di San Gennaro. Non lontano da lì, a via de Sanctis, c’è il Museo Cappella Sansevero.
Proseguendo verso il mare, dopo un espresso a piazza Trieste e Trento, il Cortile d’Onore del Palazzo Reale accoglie da lunedì 11 alle 18 un exhibit fotografico degli scatti realizzati dai più grandi fotografi Magnum che raccontano i 50 anni di Medici senza Frontiere. Tra i maestri esposti, anche l’italiano Paolo Pellegrin con le sue foto sull’accesso alle terapie per l’HIV negli anni Novanta, l’emergenza in Darfur del 2003, il terremoto di Haiti del 2010, le attività di Sar nel Mediterraneo. C’è pure Lorenzo Meloni con il suo racconto sulla battaglia di Mosul nel 2017. 

Aperti, naturalmente, il Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e, per Pasquetta, la Floridiana (col museo Duca di Martina). 
Fuori Napoli, spiccano, naturalmente, i parchi archeologici. Iniziando da Pompei, visitabile ogni giorno della settimana (Lunedì in Albis incluso). A fine mese, precisamente il 21, inizierà un’esposizione tutta nuova, dedicata all'”Arte e sensualità nelle domus”. A Ercolano, dopo la recente riapertura della bellissima Casa della Gemma, il direttore Francesco Sirano annuncia la ripresa dei tour guidati nell’antico teatro sotterraneo nelle prossime settimane. 
 
 
Porte spalancate a Paestum e Velia (anche Pasqua e Pasquetta) dove, proprio lunedì 11, prende ufficialmente servizio la neodirettrice Tiziana D’Angelo. Da lì, si sente già profumo di Cilento. E di mozzarella di bufala. Tappa obbligata ai caseifici di Vannulo e Rivabianca.

Da un capo della Campania all’altro, la Reggia di Caserta rimarrà attiva anche durante il ponte della Liberazione, con Appartamenti Reali, Parco e Giardino Inglese visitabili tutti i giorni (eccetto il martedì, giorno di chiusura settimanale), dalle 8.30. Per gli automuniti, si suggerisce un tour verso Casertavecchia e San Leucio. Con punto d’arrivo, magari, a Caiazzo, grazioso borgo dell’entroterra, per una pizza da Pepe in grani”, una delle pizzerie più premiate e celebrate di tutta la Campania.
 
Dulcis in fundo, nel Beneventano, vale una visita il bellissimo museo del Sannio Caudino, custode del famoso cratere di Assteas. Aperture durante tutta la settimana santa e nel ponte della Liberazione. 
 

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