Scavi di Pompei, storia e curiosità – Elle Decor

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Alla scoperta dell’antica città romana rimasta ferma nel tempo da oltre duemila anni
Gli scavi di Pompei rappresentano uno dei siti archeologici più interessanti al mondo nonché unico nel suo genere. A breve distanza da Napoli è possibile fare un salto indietro nel tempo per scoprire ciò che è rimasto delle strade, delle case e delle persone dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che seppellì insieme a Pompei anche la vicina Ercolano, Stabia e Oplonti, oggi Torre Annunziata.
Passeggiando per le sue strade si potranno vedere oggetti di uso quotidiano, tutti perfettamente conservati, che tratteggiano un quadro vivido su questa provincia dell’antica Roma.
La cittadina di Pompei era considerata una sorta di buen retiro per i ricchi romani che qui si trasferirono contribuendo alla costruzione di ville di lusso, taverne, bordelli e negozi. Un terremoto costrinse una parte significativa della popolazione a lasciare la città nel 63 d.C. sebbene la vita a Pompei continuò pressoché invariata. Fino a quando nel 79 d.c. il Vesuvio eruttò per la prima volta in molti anni, gettando lava e cenere vulcanica sulla città e uccidendo ogni forma di vita nelle immediate vicinanze.
La città cadde da allora nell’oblio e così rimase per quasi due millenni finché nel 1738 una spedizione lanciata da Carlo III di Borbone portò alla luce gli scavi di Ercolano e nel 1748, per caso, quelli di Pompei, che la cenere vulcanica aveva preservato praticamente intatta.
Pompei iniziò ad emergere quando iniziarono gli scavi nel XVIII secolo e da allora sono stati recuperati circa tre quinti della superficie totale (la cinta muraria aveva un perimetro di tre chilometri). Il lavoro di recupero dell’antica Pompei continua ancora oggi e ogni nuovo ritrovamento contribuisce ad aggiungere un tassello alla comprensione della vita di allora.

Da quando sono state scoperte per la prima volta, l’interesse del grande pubblico per le rovine di Pompei è costantemente aumentato. Instancabili sforzi hanno portato allo scavo di una parte significativa dell’antica città, portando alla luce alcuni dei luoghi più suggestivi che non devono assolutamente mancare durante una visita alle antiche rovine.
Una vera e propria meraviglia architettonica e artistica nel cuore degli scavi di Pompei. Dotata di un proprio giardino e di un’ampia terrazza, Villa dei Misteri presenta splendide opere d’arte negli ambienti interni. Il nome allude al rituale di iniziazione segreto al culto di Dioniso che qui è dipinto sulle pareti.
Considerato la struttura più antica all’interno delle rovine di Pompei, il Tempio di Apollo è la testimonianza superstite della lunga storia della città. Il tempio presenta un’architettura etrusca che fu poi modificata dai Greci e, successivamente, dai Romani. La statua di Apollo e il busto di Diana visinili oggi nel tempio sono le copie dei manufatti originali scavati nel sito.

Questa casa relativamente piccola nella parte più a ovest delle rovine di Pompei è adornata con splendide decorazioni ed eleganti affreschi. Il pavimento presenta un curioso mosaico raffigurante una serie di persone radunate attorno ad un uomo, il che ha portato i ricercatori a credere che la casa appartenesse a un noto poeta. All’ingresso si può ancora vedere un cartello in latino che con le parole cave canem avverte i visitatori della presenza dell’animale da guardia.
Tra i numerosi bordelli all’interno delle rovine di Pompei, il Lupanare è di gran lunga il più grande. Le camere hanno piattaforme in pietra che sono state sormontate da materassi e utilizzate per i letti. Ma la parte più interessante è sicuramente data dai graffiti sulle pareti che raffigurano uomini e donne in posizioni sessuali esplicite, offrendo un punto di vista unico sulla vita di Pompei.
Questa villa privata è così grande da occupare un intero isolato delle rovine di Pompei. La casa, che prende il nome dalla statua di un fauno qui rinvenuta, custodisce al suo interno un numero significativo di opere d’arte: tra le più famose occorre citare il Mosaico di Alessandro, raffigurante Alessandro Magno che affronta Dario III di Persia.
Le terme pubbliche erano uno dei luoghi principali di aggregazione al tempo dell’antica Roma e le terme di Pompei disponevano di tre stabilimenti termali, di cui uno ancora in costruzione al tempo dell’eruzione del Vesuvio. Grazie a un complesso sistema ingegneristico, le stanze venivano riscaldate facendo scorrere acqua calda attraverso le pareti.
Costruito intorno al 70 a.C, è il primo anfiteatro romano costruito in pietra, e aveva una capienza di circa ventimila spettatori, pari all’intera popolazione di Pompei. Splendidamente conservato, l’anfiteatro era il centro di tutti gli eventi sportivi.
Situato alle spalle del Teatro Grande, il Tempio di Iside è un tempio romano dedicato alla dea egizia Iside ed è stato uno dei primi monumenti rinvenuti quando gli scavi ebbero inizio.
Gli scavi di Pompei sono visitabili dal Martedì alla Domenica (Lunedì giorno chiusura settimanale) dalle 9.00 alle 19.00, con l’ultimo ingresso possibile alle 17.30. Il sito archeologico è chiuso il 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre. Per coloro che desiderano visitare gli scavi dalle ore 9,00 alle 16,45 (uscita entro le 19.00) il costo del biglietto è di € 14.50, mentre dalle ore 16,45 alle 17,30 (uscita entro le 19.00) il costo del biglietto è di € 10

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