Mostre a Napoli, le 5 esposizioni da vedere assolutamente. – Agendaonline.it

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Vuoi conoscere le mostre in giro per Napoli nei mesi autunnali? Anche per questa stagione i luoghi della cultura a Napoli e nelle vicinanze propongono diverse occasioni per trascorrere del tempo tra arte e bellezza artistica.
Tanti eventi da non perdere che vengono presentati anche in particolari e suggestivi luoghi cittadini come chiese, musei, complessi monumentali e gallerie d’arte, di cui vi proponiamo 5 di quelli più interessanti e discussi.
Le mostre vanno ad aggiungersi allo sconfinato e straordinario patrimonio culturale della città di Napoli che richiama sempre tantissimi visitatori che giungono per ammirare i luoghi bellissimi che la città e il suo territorio provinciale offrono a un turismo italiano e internazionale che dura tutto l’anno.
Bill Viola alla Chiesa del Carminiello a Toledo
Fino all’8 gennaio 2023, il grande artista statunitense Bill Viola, padre della videoarte, fa ritorno a Napoli con una mostra pensata per la riapertura di un gioiello artistico della città, la Chiesa del Carminiello nella suggestiva via Toledo. 
“Bill Viola. Ritorno alla Vita” apre le porte di questo luogo di culto gioiello architettonico napoletano situato nella pittoresca ambientazione dei Quartieri Spagnoli (per la precisione in via Carlo de Cesare 30), a due passi da piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito.
L’allestimento include cinque video-opere, appositamente selezionate per la suggestiva location. Viola utilizza il video per esplorare i fenomeni della percezione sensoriale come via per la conoscenza personale. Le sue opere si concentrano sulle esperienze umane universali – nascita, morte, lo sviluppo della coscienza – e hanno radici sia nell’arte orientale sia in quella occidentale, nonché nelle tradizioni spirituali. 
Le cinque intense opere video esposte sono dedicate ai quattro elementi (“Earth Martyr”, “Air Martyr”, “Fire Martyr”, “Water Marty”) e poi c’è l’ultima intitolata “Three women” con protagoniste una madre e le sue due figlie. Orari:  dalle 10 alle 20 (martedì chiusura settimanale).
Caravaggio e il Seicento napoletano a Capodimonte
C’è tempo fino al 7 gennaio 2023 per assistere all’esposizione dedicata a Caravaggio e al Seicento napoletano, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte. La mostra si articola in 24 sale che mostrano circa 200 opere provenienti dalle collezioni permanenti del museo, senza prestiti esterni. 
Una mostra che si propone di rilanciare un’altra lettura del ‘600 napoletano, diventato per amatori e storici il secolo di Caravaggio. “Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli”, questo il titolo per sottolineare la compresenza di un folto numero di pittori che ha caratterizzato il periodo artistico.
Ci sono Giovanni Lanfranco (1582-1647), Domenichino (1581-1641), Guido Reni (1575-1642), lo spagnolo (napoletano d’adozione) Jusepe de Ribera (1591-1652), i francesi Simon Vouet (1590-1649) e Pierre-Jacques Volaire (1729-1799), Cosimo Fanzago (1591-1678), Artemisia Gentileschi (1593- 1653), Gregorio Guglielmi (1714-1773), il belga François Duquesnoy (1597-1643).
Gli artisti napoletani traevano ispirazione da questi apporti, rielaborando in maniera personale iconografie, tagli compositivi e utilizzo delle luci, esportando il loro linguaggio in Italia e in Europa.
Un esempio tra tutti è Luca Giordano (1634- 1705), simbolo della pittura barocca napoletana. Per assistere alla mostra è possibile recarsi tutti i giorni (tranne il mercoledì) dalle ore 10.00 alle ore 17.30.
Artemisia Gentileschi e Napoli alle Gallerie d’Italia
Dal 3 dicembre 2022 al 20 marzo 2023, nella nuova sede in via Toledo delle Gallerie d’Italia di Napoli, si svolge la mostra “Artemisia Gentileschi a Napoli”, ispirata al suo ultimo periodo artistico, quello napoletano appunto.
L’esposizione si concentra sulle opere del suo lungo soggiorno nella città partenopea (tra il 1630 e il 1640), un capitolo fondamentale nell’arte e nella vicenda biografica di Artemisia, che a Napoli non era stata mai oggetto di un’esposizione monografica ampia come questa.
In collaborazione con la National Gallery di Londra e con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e l’Archivio di Stato di Napoli, presenta una selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane e internazionali con l’obiettivo di rendere la mostra un’occasione di aggiornamento degli studi sull’argomento.
L’arte contemporanea a Palazzo d’Avalos
Non solo Napoli città, ma anche la sua incantevole provincia. Nella suggestiva isola di Procida, fino al 31 dicembre 2022, c’è una mostra dedicata all’arte contemporanea che impreziosisce il programma culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.
Si tratta di “Sprigionarti”, ospitata nel complesso di Palazzo d’Avalos, ex carcere isolano, le cui cinque celle si trasformano in sale espositive dedicate a importanti artisti dalla fama internazionale:  Maria Thereza Alves, Jan Fabre, William Kentridge, Alfredo Pirri, Francesco Arena Andrea Anastasio.
“La volontà è quella di costituire un laboratorio dinamico, volto alla produzione culturale e aperto alla partecipazione e all’interazione diretta dei vari segmenti di pubblico, mantenendo al contempo la sua funzione istituzionale di ricerca, produzione, conservazione ed esposizione, capace di valorizzare, e contestualmente rafforzare, la sua missione pubblica, in rapporto dialogico con la società e le dinamiche della cultura contemporanea” dalle parole di Agostino Riitano, curatore della mostra e direttore di Procida 2022.
“Arte e sensualità nelle case di Pompei”
Fino al 15 gennaio 2023, presso la Palestra Grande di uno dei siti italiani più amati, gli Scavi Archeologici di Pompei, si svolge la mostra dedicata all’ “Arte e sensualità nelle case di Pompei”.
Un tema questo che ha da subito colpito sia gli archeologi, ma poi anche i visitatori, in quanto permea largamente la preziosa presenza artistica del sito. Tra le ultime scoperte, che hanno suscitato molto interesse, la casa di Leda e il cigno e il carro cerimoniale con decorazioni erotiche di Civita Giuliana.
Sono 70 le opere in mostra, tutte provenienti dai depositi del Parco Archeologico di Pompei, tra cui si annoverano anche i due medaglioni in bronzo con scene erotiche del carro cerimoniale da Civita Giuliana e il raffinato soffitto del cubiculum (stanza da letto) rinvenuto in crollo sul pavimento, poi ricomposto e restaurato, della Casa di Leda e il cigno.
Il progetto della mostra prevede, oltre all’esposizione alla Palestra Grande, un itinerario alla scoperta di diversi edifici del sito caratterizzati da affreschi e riferimenti al tema, raggiungibili con il supporto dell’App My Pompeii, con una sezione dedicata.
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